Lungi dall'esaurirsi in un relativismo di maniera, come ci lascia intendere un luogo comune diffuso sia nelle mografie specialistiche sia nei manuali scolastici, facilmente riassumibile nel frusto adagio cosi e se vi pare, il pensiero di Pirandello puo essere letto come una drammatica battaglia con la radicale crisi di senso della sua (e della stra) epoca. Persuaso che la vita n tolleri alcuna imposizione, alcuna identita socialmente data, Pirandello ha tuttavia assai lucidamente compreso che la forma sociale e indispensabile affinche possa darsi linguaggio, intersoggettivita e quindi responsabilita etica. Senza forma, n e possibile alcun agire razionale, etico o politico. Ma ogni forma socialmente imposta rende impossibile la vita. Consapevole di questa drammatica aporia, Pirandello ha cercato un'identita che n s'imponesse sulla nuda vita, che n l'opprimesse violentemente, ma che nascesse quasi spontaneamente da essa. Dal progetto di un'arte umoristica, formulato nel 1908, fi alla messa in scena dei Sei personaggi in cerca d'autore (1921), la produzione artistica e saggistica del poeta e pensatore sicilia andrebbe letta come la ricerca di un'identita n socialmente imposta. Il fallimento (filosofico, n certo artistico) del progetto di un'arte umoristica, ovvero di una conciliazione n violenta d'identita e nuda vita, abbandona quest'ultima a una condizione irreparabilmente e assurdamente irrazionale, come ben attesta le ultime velle. La crisi dei personaggi rappresenta, dunque, l'abbando dell'ambizioso progetto filosofico di Pirandello; ne scaturisce la terribile visione dell'assurdita della nuda vita. Da questo punto di vista, l'opera dello scrittore sicilia si dimostra come l'espressione di u dei pensieri piu radicali del Novecento, n solo italia.